David Edwards

Pubblicato il: 21/03/2025
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Australia
By Pubblicato il: 21/03/2025
Australia

Il governo federale australiano, guidato dal partito laburista di centro-sinistra del primo ministro Anthony Albanese, ha annunciato una proposta di quadro normativo che porterebbe gli exchange di criptovalute sotto la competenza della legislazione sui servizi finanziari esistente. Questa iniziativa, programmata prima di un'elezione nazionale molto contestata prevista per il 17 maggio, mira a formalizzare la supervisione delle piattaforme di asset digitali e ad affrontare la questione del debanking.

L'Australian Treasury ha dichiarato in una dichiarazione rilasciata il 21 marzo che il nuovo quadro normativo si applicherà a exchange, fornitori di custodia di criptovalute e specifiche attività di intermediazione. Per rispettare le stesse normative del più ampio settore dei servizi finanziari, queste attività dovranno richiedere una licenza Australian Financial Services, mantenere l'adeguatezza patrimoniale e mettere in atto solide misure di salvaguardia per proteggere gli asset dei clienti.

Il framework è progettato per essere applicato selettivamente nell'intero ecosistema delle risorse digitali ed è stato sviluppato a seguito di consultazioni di settore avviate nell'agosto 2022. La nuova legge non si applicherà alle piattaforme più piccole che rientrano in determinate soglie, agli sviluppatori di infrastrutture blockchain o ai produttori di risorse digitali non finanziarie.

Le prossime Payments Licensing Reforms regoleranno le stablecoin di pagamento come strutture a valore memorizzato. Tuttavia, alcune stablecoin e token wrappati continueranno a essere esenti da queste regole. Il Tesoro sostiene che la negoziazione di questi tipi di strumenti sui mercati secondari non sarà considerata un'attività di mercato regolamentata.

Oltre alla supervisione normativa, il governo Albanese si è impegnato a collaborare con le quattro maggiori banche australiane per comprendere meglio la portata e gli effetti del debanking sulle aziende coinvolte nel settore delle criptovalute. Il 2025 vedrà l'introduzione di un Enhanced Regulatory Sandbox, che consentirà alle aziende fintech di testare nuovi prodotti finanziari senza dover ottenere subito una licenza, e una revisione di una possibile valuta digitale della banca centrale (CBDC).

Tuttavia, in base ai risultati delle prossime elezioni federali, il ritmo di queste riforme potrebbe cambiare. Nel caso in cui prendesse il potere, la coalizione di opposizione, guidata da Peter Dutton, ha promesso di dare priorità alla regolamentazione delle criptovalute. La coalizione e il partito laburista sono fermi nel voto preferito bipartitico, secondo il più recente sondaggio YouGov, pubblicato il 20 marzo. Albanese continua a guidare come primo ministro preferito.

I piani hanno ricevuto risposte caute dagli operatori del settore. Le revisioni sono "ragionevoli", secondo Caroline Bowler, CEO di BTC Markets, che ha anche sottolineato la necessità di chiarezza sugli standard di capitale e custodia per evitare che gli investimenti vengano scoraggiati. Il direttore generale di Kraken Australia, Jonathan Miller, ha ribadito la necessità di un quadro legislativo chiaro, sottolineando la necessità di eliminare l'ambiguità normativa e ridurre gli ostacoli all'espansione aziendale.

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