
Il senatore Bill Hagerty (R-TN), che fa parte dei comitati bancari e per le relazioni estere del Senato degli Stati Uniti ed è un ex ambasciatore degli Stati Uniti in Giappone, ha recentemente condiviso le sue opinioni sui commenti critici del CEO di JPMorgan Jamie Dimon su bitcoin e criptovaluta. In un'intervista con Bloomberg e in un post sui social media giovedì, Hagerty ha risposto all'osservazione dell'udienza del Senato di Dimon sulla chiusura di criptovalute e bitcoin se fosse dipeso da lui.
Hagerty ha espresso la sua comprensione del motivo per cui le grandi banche potrebbero essere contrarie alle criptovalute, citando il loro potenziale di sconvolgere le strutture bancarie tradizionali. Ha sottolineato che non è compito di Washington D.C. prendere posizione in questa questione. Ha invece sostenuto una regolamentazione sufficientemente leggera da non ostacolare l’innovazione negli Stati Uniti.
Durante l'intervista a Bloomberg, alla domanda sul ruolo del governo nella regolamentazione delle criptovalute, Hagerty ha riconosciuto le sfide che le criptovalute pongono al sistema bancario convenzionale. Tuttavia, si è concentrato sull’importanza di coltivare l’innovazione piuttosto che limitarla. Ha chiesto al Congresso di riconsiderare il settore, sollecitando la preservazione degli aspetti innovativi della criptovaluta per evitare di spingerla all'estero.
Hagerty ha anche commentato la necessità di trovare un approccio equilibrato alla regolamentazione della criptovaluta negli Stati Uniti, che incoraggi la continua leadership nell'innovazione.
È stato un critico vocale della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti e del suo presidente Gary Gensler, in particolare per quanto riguarda il loro approccio alla regolamentazione del settore delle criptovalute, che considera troppo incentrato sull'applicazione.