
In una serie di post molto carichi su X (ex Twitter), Justin Bons, il fondatore di Cyber Capital, ha accusato Tether di aver orchestrato quella che lui sostiene essere la più grande frode nella storia delle criptovalute. Secondo Bons, la portata della presunta cattiva condotta di Tether supera persino i famigerati crolli di FTX e lo schema Ponzi di Bernie Madoff. Bons ha sollevato preoccupazioni sulla mancanza di trasparenza dell'azienda e sulla sua incapacità di condurre un audit completo, avvertendo che Tether potrebbe rappresentare una grave minaccia per il più ampio mercato delle criptovalute.
Justin Bons etichetta Tether come una “truffa”
"Tether è una truffa da 118 miliardi di dollari, più grande di FTX e Bernie Madoff messi insieme!" ha proclamato Bons, evidenziando le sue preoccupazioni sulla presunta incapacità di Tether di fornire una prova verificabile delle riserve o di sottoporsi a un audit indipendente. Nonostante le promesse dell'azienda risalenti al 2015, Bons ha sottolineato che "non è mai stato effettuato alcun audit", arrivando persino a definire la stablecoin USDT di Tether "denaro contraffatto".
Un terribile avvertimento per il mercato delle criptovalute
Poiché USDT rimane una delle stablecoin più utilizzate sul mercato, Bons ha lanciato un duro avvertimento alla comunità delle criptovalute, esortandola a ridurre la dipendenza dal token prima che ne derivi un potenziale crollo. Ha tracciato parallelismi tra la situazione di Tether e il fallimento catastrofico di Terra Luna nel 2022, avvertendo che la caduta di Tether potrebbe innescare conseguenze ancora più gravi. I miliardi di token USDT circolanti di Tether, che si presume siano supportati da riserve in dollari, non hanno alcuna verifica formale indipendente. "Dobbiamo fidarci che detengano 118 miliardi di dollari in garanzie senza prove!" ha osservato Bons, sottolineando l'opacità che circonda le riserve dell'azienda.
Tether ha già affrontato azioni normative, tra cui una multa di 41 milioni di dollari da parte della US Commodity Futures Trading Commission (CFTC) nel 2021 per affermazioni fuorvianti in merito alle sue riserve. Tuttavia, nonostante ciò, Bons ha sottolineato che non è mai stato effettuato alcun audit completo dei dati finanziari dell'azienda.
Preoccupazioni per gli audit finanziari
Bons ha anche evidenziato presunti problemi con le pratiche di revisione di Tether. Nel 2018, secondo Bons, un revisore è stato licenziato per essere stato "troppo scrupoloso". Mentre Tether ha collaborato con la società di revisione contabile BDO nel 2021 per pubblicare un rapporto sulle sue riserve, Bons ha criticato il documento definendolo un semplice "rapporto del contabile" piuttosto che un audit formale. Ha sottolineato che tali report non hanno l'esame richiesto per una piena trasparenza, affermando: "Tether non ha mai sottoposto le sue presunte riserve a un vero audit di terze parti senza restrizioni!"