Tommaso Daniels

Pubblicato il: 31/07/2024
Condividilo!
Il CEO di Ripple critica la SEC per le normative crittografiche incoerenti
By Pubblicato il: 31/07/2024
Ripple

Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, ha apertamente criticato l’U.S. Commissione per i titoli e gli scambi (SEC) per quella che descrive come una posizione normativa ipocrita e confusa. In un recente post su X, Garlinghouse ha affrontato la decisione della SEC di sospendere temporaneamente le accuse secondo cui gli asset crittografici nativi di Solana, Cardano e Polygon sarebbero titoli non registrati, come parte della sua causa in corso contro Binance.

Garlinghouse ha espresso le sue frustrazioni, affermando: “Altre prove dell'ipocrisia della SEC. Il presidente Gensler testimonia che le regole sono chiare, eppure la sua SEC non riesce a capirle e le applica a casaccio. Questa critica fa seguito all'annuncio della SEC di voler modificare la sua denuncia nei confronti di Binance, allentando potenzialmente la pressione normativa sui suddetti asset crittografici. In precedenza, questi asset erano sottoposti a controlli approfonditi e alla minaccia di cancellazione dalle piattaforme di trading a causa di incertezze normative.

In particolare, la dichiarazione della SEC non includeva alcun riferimento a Ripple o alla sua criptovaluta, XRP, nonostante il contenzioso in corso tra Ripple e la SEC. La SEC ha accusato Ripple, insieme a Garlinghouse e al co-fondatore Christian Larsen, di aver venduto illegalmente XRP come titoli non registrati, una transazione che presumibilmente vale oltre 1.3 miliardi di dollari.

La mozione della SEC per modificare la sua denuncia è prevista entro 30 giorni dall'ordine di programmazione del tribunale, offrendo una tregua temporanea per gli investitori in SOL, ADA e MATIC. Tuttavia, i commenti di Garlinghouse evidenziano le preoccupazioni attuali nel settore delle criptovalute riguardo alla chiarezza e alla coerenza del quadro normativo della SEC, in particolare sotto la guida di Gary Gensler.

source