Tommaso Daniels

Pubblicato il: 14/03/2025
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Tether espande USDT alla Blockchain di Aptos
By Pubblicato il: 14/03/2025

Paolo Ardoino, CEO di Tether, parla di Stablecoin e legislazione statunitense

Il CEO di Tether, Paolo Ardoino, ha recentemente condiviso alcune intuizioni sul futuro delle stablecoin, sottolineando l'impatto delle nuove misure normative del governo degli Stati Uniti.

Intervistato giovedì da Bloomberg TV, Ardoino ha espresso ottimismo riguardo al disegno di legge sulle stablecoin proposto dall'amministrazione Trump, affermando che potrebbe fornire la tanto necessaria chiarezza normativa e migliorare il ruolo dei dollari statunitensi digitali nella finanza globale.

"Questo disegno di legge farebbe molta chiarezza sul ruolo delle stablecoin per il futuro del dollaro USA e su come dovremmo gestirle in modo molto sicuro e serio", ha spiegato Ardoino.

La crescita di Tether nei mercati emergenti

Ardoino ha evidenziato la crescita esponenziale di Tether, in particolare nei mercati emergenti e nelle nazioni in via di sviluppo. L'azienda ha visto circa 40 milioni di nuovi wallet aggiunti ogni trimestre, riflettendo la crescente domanda di stablecoin come strumento finanziario alternativo.

Partnership strategica con Cantor Fitzgerald

Durante l'intervista, Ardoino ha parlato anche della collaborazione di Tether con Cantor Fitzgerald, un attore chiave della finanza tradizionale.

"Il nostro rapporto con Cantor è forte e siamo grati del fatto che ci abbiano accolto", ha affermato.

Ha inoltre spiegato che Cantor ha condotto un'ampia due diligence prima di consentire a Tether di detenere buoni del Tesoro statunitensi, sottolineando la crescente accettazione delle stablecoin presso le principali istituzioni finanziarie.

Ardoino ha anche criticato i passati approcci normativi degli Stati Uniti nei confronti delle criptovalute, sottolineando che le precedenti amministrazioni avevano tentato di "quasi uccidere le criptovalute". La partnership con Cantor Fitzgerald, ha suggerito, rafforza la credibilità di Tether e segnala uno spostamento verso una più ampia accettazione istituzionale delle stablecoin.

Perché Tether opera al di fuori degli Stati Uniti

Rispondendo alla domanda sul perché Tether non abbia sede negli Stati Uniti, Ardoino ha sottolineato l'enorme domanda globale di dollari statunitensi.

"Se esci dagli Stati Uniti e chiedi a una dozzina di persone per strada: 'Preferiresti detenere il dollaro statunitense o la tua valuta nazionale?', tutti sceglieranno il dollaro", ha spiegato.

Ha osservato che circa 3 miliardi di persone non hanno accesso ai sistemi finanziari tradizionali e sono desiderose di soluzioni finanziarie stabili, supportate dal dollaro. Tether si è posizionata per soddisfare questa domanda, rafforzando simultaneamente la presenza globale del dollaro statunitense e fornendo inclusione finanziaria alle popolazioni svantaggiate.

L'influenza geopolitica delle stablecoin

Ardoino ha anche discusso le più ampie implicazioni geopolitiche delle stablecoin, suggerendo che potrebbero rafforzare il predominio globale del dollaro statunitense.

"Stiamo costruendo infrastrutture nei mercati emergenti e credo che queste siano le ultime roccaforti di sostegno per il dollaro statunitense", ha osservato.

Le sue osservazioni sottolineano il ruolo di Tether nel plasmare il futuro della finanza digitale, colmando il divario tra economie tradizionali e criptovalute e ampliando al contempo l'influenza del dollaro statunitense nei mercati internazionali.