
Acquisendo Bitcoin, Banca Intesa Sanpaolo ha fatto la storia come prima banca italiana a investire in criptovalute. Wired Italia sostiene che la banca abbia pagato circa 1 milione di euro (1.02 milioni di dollari) per 11 Bitcoin. Questa pietra miliare dimostra come le istituzioni finanziarie tradizionali stiano utilizzando sempre di più gli asset digitali.
Gli screenshot delle e-mail trapelate dal sito web anonimo 4chan sono stati la prima fonte della notizia. La transazione è stata corroborata dalle e-mail, che sono state accreditate a Niccolò Bardoscia, Head of Digital Assets Trading & Investments presso Intesa Sanpaolo. Al momento, 13 gennaio 2025, Intesa Sanpaolo ha undici Bitcoin. Secondo i report, Bardoscia ha dichiarato in una comunicazione interna, "Grazie a tutti per il lavoro di squadra".
Verifica e conseguenze per il settore
In seguito, Intesa Sanpaolo ha dichiarato a Wired Italia che l'email e l'acquisto di Bitcoin erano legittimi. La banca, tuttavia, non ha elaborato il ragionamento alla base della transazione o le sue intenzioni per future acquisizioni di criptovalute.
Dato che nessun altro importante istituto finanziario italiano ha fatto simili dichiarazioni, la mossa rappresenta un passo significativo per la più grande banca del Paese per asset. Attraverso i suoi canali pubblici, Intesa Sanpaolo non ha ancora rilasciato un commento ufficiale in merito alla sua acquisizione di Bitcoin.
Un cambiamento nella strategia per le risorse digitali
Questa mossa è coerente con il piano generale della banca di abbracciare gli asset digitali. Secondo Bloomberg, Intesa Sanpaolo ha aggiunto il trading spot di bitcoin alla sua lista di servizi nel novembre 2024. Inoltre, la banca supporta soluzioni di custodia di asset tokenizzati tramite una partnership con Ripple Custody (in precedenza Metaco).
Negli ultimi mesi, la normativa italiana sulle criptovalute è cambiata. In conformità con il Regolamento sui mercati delle criptovalute (MiCA) dell'UE, il governo ha abbassato l'imposta sulle plusvalenze in criptovalute dal 42% al 26% a novembre 2024 e ha fornito istruzioni specifiche per gli istituti finanziari.
Un possibile pioniere?
Sebbene le motivazioni esatte di Intesa Sanpaolo per l'acquisto di Bitcoin siano ancora sconosciute, la mossa potrebbe indicare un cambiamento nella posizione del settore finanziario sulle criptovalute. Altri istituti finanziari in Italia e in Europa potrebbero essere ispirati da questa azione a esaminare gli asset digitali come una rispettabile classe di investimento.