Tommaso Daniels

Pubblicato il: 04/12/2024
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Francia
By Pubblicato il: 04/12/2024
Francia

Un piano per tassare le plusvalenze non realizzate derivanti da criptovalute, come Bitcoin, è allo studio I legislatori francesi, che potrebbe cambiare la strategia fiscale del paese per le attività digitali. Secondo questo piano, le criptovalute sarebbero considerate "proprietà non produttiva", simili a beni di lusso come yacht o immobili inattivi, e sarebbero soggette a una "imposta sulla ricchezza improduttiva", che sostituirebbe l'attuale imposta sulla ricchezza immobiliare.

La proposta, avanzata durante le deliberazioni del Senato sul bilancio per il 2025, rappresenta un cambiamento sostanziale rispetto alla struttura attuale. Attualmente, solo i guadagni realizzati, ovvero i profitti derivanti dalla vendita di asset, sono soggetti alle imposte sulle criptovalute in Francia. Anche se la criptovaluta non è stata venduta, il piano tasserebbe l'aumento del valore degli asset.

La sostenitrice della proposta, la senatrice Sylvie Vermeillet, ha affermato che la riforma avrebbe reso più coerente la tassazione della ricchezza e ha insistito affinché le criptovalute fossero trattate in modo coerente con le altre categorie di ricchezza.

Questa idea francese è in linea con le iniziative internazionali per tassare e regolamentare le criptovalute. Nel tentativo di alleviare le disparità percepite e semplificare le leggi fiscali, il mese scorso il Tax Law Council danese ha suggerito un piano che tasserebbe i profitti e le perdite non realizzati sulle attività in criptovaluta utilizzando un approccio di tassazione dell'inventario.

Altri paesi, tuttavia, assumono una posizione più indulgente quando si tratta di imposte sulle criptovalute. Mentre nazioni come Germania e Portogallo forniscono esenzioni fiscali per le partecipazioni a lungo termine o applicano classificazioni meno severe alle attività digitali, gli Stati Uniti impongono tasse solo sulla vendita di attività crittografiche.

Al voto preliminare nella discussione del Senato francese hanno partecipato solo i senatori che hanno sostenuto la proposta, quindi non è una rappresentazione completa dell'accordo legislativo. L'Assemblea nazionale francese deve approvare la proposta fiscale prima che possa diventare legge.

L'idea di tassare i guadagni non realizzati è un cambiamento di paradigma per molti investitori. I guadagni non realizzati, che ora sono esenti da imposte in Francia, sono aumenti del valore delle attività prima di una vendita. Ad esempio, con il sistema attuale, non è dovuta alcuna imposta se il prezzo di Bitcoin aumenta dopo l'acquisto ma non viene venduto. Concentrandosi sui guadagni cartacei, la tassa proposta modificherebbe questo e aggiungerebbe un altro livello di complicazione ai piani di investimento in criptovaluta.

Questa discussione evidenzia le difficoltà che i governi incontrano nel trovare un equilibrio tra innovazione e tasse eque, in un momento in cui l'attenzione mondiale sulla regolamentazione delle criptovalute è sempre più rivolta.

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