
Il famoso sostenitore della criptovaluta ed esperto legale John Deaton presenterà un amicus brief oggi, 26 aprile, a sostegno della petizione di Coinbase per un ricorso interlocutorio. Questa mossa sottolinea uno sviluppo significativo nel dibattito in corso sulla regolamentazione delle criptovalute.
Secondo Eleanor Terrett di Fox News, il mandato di Deaton mira a rispondere alla richiesta critica di linee guida normative più chiare nello spazio delle risorse digitali. La sua sottomissione attira l'attenzione su ciò che percepisce come US Securities and Exchange Commission (SEC) quadro normativo irregolare, che secondo lui ha influenzato negativamente le parti interessate del settore.
La critica di Deaton si estende alla posizione fluttuante della SEC sulla classificazione dei token crittografici come titoli. È pronto a sfruttare le precedenti sentenze dei tribunali che coinvolgono casi importanti come Ripple, LBRY e Telegram, insieme alle precedenti comunicazioni della SEC e alle preoccupazioni espresse da vari regolatori e legislatori, per rafforzare la sua argomentazione contro l'attuale approccio normativo della SEC.
In una critica pungente all'incoerenza della SEC, Deaton ha osservato: "Bitcoin è certamente distinguibile dalle altre criptovalute, ma affermare che non è un titolo diverso da altri token perché non ha un ecosistema, è semplicemente stupido."
Questa iniziativa legale è in linea con il più ampio impegno di Deaton nella regolamentazione delle criptovalute, segnato in particolare dalla sua petizione del 2021 che contesta la causa della SEC contro Ripple. Inoltre, dopo aver dichiarato la sua candidatura al Senato degli Stati Uniti all'inizio di quest'anno, Deaton ha apertamente criticato la gestione dell'industria delle criptovalute da parte del presidente della SEC Gary Gensler, segnalando il suo continuo impegno nell'influenzare la politica statunitense sulle criptovalute.
Nel frattempo, Coinbase ha adottato misure proattive presentando ricorso in due tribunali questo aprile. L’azienda chiede un controllo giurisdizionale sulla questione se le transazioni che coinvolgono risorse digitali, che non vincolano gli emittenti originali, debbano essere classificate come contratti di investimento sotto la supervisione della SEC.
Questa battaglia legale in corso non solo evidenzia le complessità della regolamentazione delle criptovalute, ma costituisce anche un precedente significativo per il futuro della governance delle risorse digitali negli Stati Uniti.