
Un attivista creditore di FTX ha rivelato che Celsius Network, l'ormai defunto prestatore di criptovalute, ha fatto ricorso contro una sentenza del tribunale che ha negato la sua richiesta di 444 milioni di dollari per danni correlati a FTX. I conflitti legali in corso derivanti dai fallimenti di entrambe le piattaforme di criptovalute sono entrati in una nuova fase con questo sviluppo.
Secondo i documenti del tribunale, Celsius sta contestando la decisione di dicembre del giudice John Dorsey, che ha respinto la sua richiesta di danni relativi al presunto coinvolgimento di FTX nella scomparsa di Celsius. Inizialmente, Celsius ha chiesto danni fino a 2 miliardi di dollari, sostenendo che i manager di FTX avevano rilasciato "dichiarazioni infondate e denigratorie" sulla sostenibilità finanziaria di Celsius, che l'azienda sostiene abbiano accelerato la sua scomparsa nel 2022.
Prima della data limite imposta dal tribunale, Celsius ha abbassato la sua richiesta iniziale a 444 milioni di dollari e ha reindirizzato la sua attenzione all'ottenimento di "trasferimenti preferenziali" per dare priorità ai rimborsi dei creditori. La richiesta aggiornata è stata contestata dai debitori di FTX, che hanno affermato che era stata presentata troppo tardi per rispettare gli standard legali e che non conteneva prove adeguate.
Secondo il giudice Dorsey, la prima prova di rivendicazione di Celsius, che includeva pochi dettagli, non era sufficiente a supportare le sue rivendicazioni. Inoltre, ha respinto la richiesta aggiornata di 444 milioni di dollari, sostenendo che non aveva nulla a che fare con la presentazione iniziale e che Celsius non aveva chiesto l'autorizzazione per apportare la modifica o fornito una spiegazione per il ritardo.
Celsius sostiene che i debitori sono stati debitamente informati e che la prova iniziale del credito ha soddisfatto gli standard minimi del Codice fallimentare.
Come parte della sua procedura di risoluzione fallimentare, Celsius ha anche promesso di pagare 127 milioni di dollari ai creditori dal suo conto di recupero delle cause legali. Nel frattempo, Alex Mashinsky, ex CEO della società, è accusato di reati correlati al fallimento di Celsius, tra cui frode telematica e manipolazione del mercato. Mashinsky potrebbe trascorrere fino a 115 anni dietro le sbarre se dichiarato colpevole.
Mentre proseguono gli sforzi per risolvere le controversie e recuperare denaro, questo appello si aggiunge agli intricati intrighi legali che coinvolgono il crollo di importanti attori del settore delle criptovalute, come FTX e il suo fondatore, Sam Bankman-Fried.