
Il Bhutan, una nazione himalayana con una popolazione inferiore al milione, è emersa come il quarto detentore sovrano di Bitcoin al mondo. Secondo la società di analisi blockchain Arkham, il Regno di Il Bhutan detiene oltre 13,000 Bitcoin (BTC), valutato a più di 750 milioni di dollari al 16 settembre 2023. Ciò colloca il Bhutan dietro solo a Stati Uniti, Cina e Regno Unito nelle riserve sovrane di Bitcoin, superando El Salvador.
A differenza di altre nazioni che hanno acquisito Bitcoin tramite sequestri di asset o acquisti strategici, il Bhutan ha accumulato i suoi possedimenti tramite il mining di Bitcoin. Dall'inizio del 2023, il Bhutan, tramite il suo braccio di investimento Druk Holdings, ha notevolmente ampliato le sue operazioni di mining. Sfruttando il suo territorio montuoso, il paese ha creato molteplici strutture di mining di Bitcoin. Un progetto degno di nota ha visto la riconversione di una Education City abbandonata in un centro di mining di criptovalute su larga scala.
Nonostante la sua crescente riserva di Bitcoin, la strategia a lungo termine del Bhutan per i suoi investimenti rimane in gran parte non divulgata, senza alcuna indicazione di alcuna intenzione di vendita. Mentre i governi nazionali in tutto il mondo iniziano ad accumulare asset digitali, l'intersezione tra Bitcoin e bilanci sovrani sta diventando più pronunciata. Anche le banche centrali di paesi come Norvegia e Svizzera hanno iniziato ad acquisire esposizione alla principale criptovaluta.
Mentre alcuni vedono questi sviluppi come un segnale positivo per il futuro di Bitcoin, altri si chiedono se il crescente coinvolgimento dei governi sia in linea con la visione decentralizzata del creatore di Bitcoin, Satoshi Nakamoto. Mentre l'adozione della blockchain continua a crescere, il settore è portato a chiedersi: quali governi detengono Bitcoin e quali sono i loro piani futuri per esso?